Buongiorno lettori!
Oggi vi parlo di "L'ultima scena" di S.J. Watson, un thriller edito Piemme il 12 gennaio 2021. Ringrazio la casa editrice per la copia omaggio e vi ricordo che questa recensione fa parte di un review party, per leggere le recensioni delle altre blogger vi rimando al banner qui sotto.
Titolo: L'ultima scena
Autore: S.J. Watson
Editore: Piemme
Pagine: 448
Prezzo: €19,90 (cartaceo) - €9,99 (ebook)
Dove acquistarlo: Amazon
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2021
Alex ha trent'anni, vive a Londra e fa la regista. Per lavorare al suo nuovo documentario sulla vita delle comunità nei piccoli villaggi della Gran Bretagna, si trasferisce nel Nord dell'Inghilterra, a Blackwood Bay: un tranquillo paese di pescatori, un tempo prosperosa località turistica diventata ormai una città fantasma devastata dagli effetti della crisi economica. Alex sa che solo entrando in contatto con gli abitanti, vivendo con loro potrà cogliere la vera identità di questo luogo, a prima vista così ordinario. Chiederà a tutti i cittadini di contribuire al documentario con dei video girati da loro stessi. Tuttavia, la comunità guarda con sospetto Alex e il suo lavoro, perché in realtà, dietro quell'apparente ordinarietà, Blackwood Bay nasconde un segreto di cui nessuno vuole parlare: la misteriosa scomparsa, negli ultimi anni, di due ragazze. Ma anche Alex ha qualche zona oscura nella sua vita, ombre che lei stessa non sapeva di avere prima di arrivare in questo villaggio. Un trauma subito in passato le ha causato una grave amnesia, non ricorda la sua città di provenienza, né l'episodio che ha procurato la perdita della memoria. Sarà proprio il tempo che trascorrerà a Blackwood Bay a scuotere i ricordi della regista e a far emergere particolari inquietanti. Con questo nuovo thriller psicologico l'autore esplora i temi dell'identità e della memoria.
Alex Young è una ragazza di trent'anni che non ha avuto una vita facile. E' una regista e con il suo primo documentario sulla vita delle ragazze per strada ha vinto un premio, ma poi la sua carriera non ha avuto altri successi e sa che il suo prossimo lavoro deve essere un capolavoro. L'idea c'è, ma non ha ancora trovato una location in cui registrare, finchè una cartolina misteriosa la costringe a recarsi a Blackwood Bay, un piccolo paese che quasi nemmeno compare nelle mappe. Alex non può rifiutarsi e quindi il suo nuovo progetto innovativo si svolgerà a Blackwood Bay: i cittadini si filmeranno da soli, riprenderanno ciò che desiderano e potranno caricare le loro registrazioni su un sito gestito da lei, che poi utilizzerà il materiale per montare il documentario. La sua proposta è molto interessante, ma i cittadini di Blackwood Bay sono sospettosi: la loro città sarà anche piccola e sconosciuta a molti, ma purtroppo è passata alla cronaca un paio di volte: due ragazze scomparse, una delle quali sembra si sia suicidata, ma il corpo non è mai stato ritrovato. Molti sembrano pensare che Alex sia lì per indagare sulle due giovani, per scoprire cosa sia accaduto o per gettare fango sulla città, ma quella non è la sua intenzione.
Non inizialmente per lo meno. Eppure quando arriva a Blackwood Bay sente nel profondo che l'unica cosa che dovrebbe cercare è la verità, per le ragazze e per sè stessa. Alex ora ha trent'anni, ma ha avuto un passato traumatico, che purtroppo non ricorda quasi per niente: solo sprazzi, istanti. Un'amnesia ha cancellato dalla sua mente la sua infanzia e quasi tutto ciò che le è accaduto da adolescente, ma il suo arrivo a Blackwood Bay sembra risvegliare in lei dei ricordi, delle verità assai pericolose.
Riuscirà Alex a scoprire cosa è accaduto alle due ragazze scomparse? Sono morte o semplicemente fuggite? Daisy e Zoe, scomparse ad anni di distanza, avevano qualcosa in comune? Il passato di Alex che le tornerà alla mente, cosa le dirà di lei? A volte è meglio dimenticare o ricordare?
Questo è un thriller psicologico assai intenso e coinvolgente, che ci porta a riflettere sui temi dell'identità, della memoria, della forza e anche, forse in parte minore, sulla tecnologia.
Devo ammettere che la partenza non è stata delle migliori, perchè inizialmente ero preoccupata per la mole del romanzo e dal fatto che il primo paio di capitoli non mi sentivo molto presa dalla storia, anche se la trama mi aveva incuriosita da morire. Mi stavo preparando alla delusione, quando poi qualcosa è cambiato e mi sono ritrovata a vivere la vita di Alex, a volere che scoprisse cosa fosse accaduto a Daisy e a Zoe. Piano piano, pagina dopo pagina, ho iniziato a guardarmi intorno, a cercare di capire cosa ci fosse di strano in quella città, perché ero sicura che Blackwood Bay non fosse una stupida cittadina qualunque.
Il fatto che l'autore alterni il passato di Alex, con i ricordi che ha di dopo l'amnesia e dei pochi sprazzi di immagini e persone che ricorda del suo passato prima che il trauma cancellasse tutto, e del presente rende il racconto sempre più intenso e fa crescere la curiosità e il coinvolgimento del lettore, che piano piano scopre alcuni dettagli di una storia inquietante. Pagina dopo pagina, nella prima parte, veniamo a conoscenza di dettagli della vita di Alex e successivamente di piccoli frammenti di fatti che ci aiutano a comprendere ancora di più la ragazza e anche cosa stia accadendo a Blackwood Bay (alcuni referti medici di una delle ragazze scomparse ci dà indizi interessanti).
La cittadina anonima sembra essere quasi un luogo dell'orrore, dove le ragazze sembrano scomparire senza alcun motivo, eppure alcune coincidenze che sorgono indagando ci raccontano una storia diversa, una storia inquietante che fa venire i brividi. Cosa è accaduto a Daisy e Zoe? Sono le sole ragazze ad essere scomparse o c'è altro che è stato sepolto in profondità, che è stato nascosto?
Attraverso gli occhi di Alex vedremo la città e i suoi abitanti, avremo modo di parlare con loro, fargli domande e osservarli. Qualcuno sarà più restio di altri a raccontare la loro versione della storia, la propria verità, ma altri sembrano avere il nostro stesso intento, lo stesso intento di Alex. Staranno tutti dicendo la verità o qualcuno ci riempirà di menzogne? Di chi ci possiamo fidare davvero?
E' interessante questo romanzo, poichè cambia totalmente il modo in cui leggiamo un thriller, in cui possiamo avere tutti i tasselli della storia: vorrei potervi dire di più, ma sarebbe lo spoiler più grande della storia.
Non avevo letto niente di questo autore prima di "L'ultima scena" e devo dire che Watson è un grande scrittore, poichè è stato in grado di sorprendermi come mai mi sarei aspettata. Il romanzo, nonostante la mole, si legge abbastanza in fretta per ben due motivi: lo stile dell'autore, fluido e non pesante, e il suo modo di coinvolgerci così tanto nella storia da voler arrivare in fondo al romanzo.
Se siete appassionati di thriller psicologici non potete non leggere questo romanzo e anche se questo genere non è fra i vostri preferiti dovreste fare un pensierino su questo libro, poichè vi conquisterà e vi farà riflettere.
Voto:4.25 stelline.